VENTOSE MAXIGRIP VUOTOTECNICA PER L’IMBALLAGGIO INDUSTRIALE

Le ventose Maxigrip di Vuototecnica sono progettate per soddisfare le esigenze di manipolazione industriale più complesse, anche nel settore dell’imballaggio e della logistica. Il labbro di presa ultra-flessibile si adatta a superfici irregolari, consentendo una presa ottimale su materiali difficili come il cartone ondulato o liscio, garantendo una presa salda e stabile senza danneggiare i materiali trattati e senza lasciare tracce. Nel video è possibile osservare come le ventose Maxigrip assicurino una manipolazione efficiente e sicura dei cartoni durante il processo di formatura, migliorando la produttività e riducendo i tempi di lavorazione. Continua...

Il vuoto, per noi, non è assenza ma possibilità: è lo spazio dove tutto può accadere, dove la materia si trasforma e ogni cosa prende forma. È con questa visione che ogni giorno affrontiamo nuove sfide, creiamo soluzioni e costruiamo connessioni. Con l’arrivo delle festività, ci concediamo un momento di pausa. È proprio nel breve istante prima che tutto si attivi che si definiscono le direzioni e le opportunità: come di consueto ci prendiamo uno spazio per riflettere sul cammino percorso e ringraziare chi ci ha accompagnato. Durante il periodo natalizio, sospenderemo le attività da lunedì 23 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025. Torneremo operativi martedì 7 gennaio. Continua...

Quando vi sia la necessità di movimentare barattoli aperti in gran quantità, che siano di vetro o di altro materiale, è sempre difficile capire quale soluzione di manipolazione possa fare al caso, dal momento che molto spesso si tratta di oggetti fragili e che con le ventose tradizionali potrebbe trattarsi di un gioco a perdere. Continua...

IL VUOTO COME LABORATORIO INVISIBILE

Nel mondo della tecnologia del vuoto, siamo abituati a pensare al vuoto come uno spazio privo di materia e pressione. Ma cosa accade quando guardiamo con gli occhi della fisica quantistica? L’effetto Casimir ci svela un aspetto sorprendente: anche quello cosmico, non è mai completamente ‘vuoto’. Scoperto nel 1948 dal fisico Hendrik Casimir, questo effetto che porta il suo nome si manifesta tra due superfici estremamente vicine in un ambiente di vuoto dove le fluttuazioni quantistiche – ovvero la continua creazione e annichilazione di particelle virtuali – generano una forza che spinge le superfici l’una verso l’altra. Continua...

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