Testare la tenuta ermetica delle confezioni sottovuoto di grandi dimensioni
Con le confezioni a tenuta ermetica (flow-pack, cellophane, PVC, barattoli, bottiglie) è importante testare le saldature, per individuare eventuali perdite.
Nel video potete vedere una dimostrazione del funzionamento dell’apparecchio di collaudo sottovuoto ATP 04 di Vuototecnica.
Come potete notare, l’applicazione è semplice e intuitiva: il vuoto viene generato nel contenitore trasparente riempito d’acqua da un eiettore pneumatico multistadio.
Una volta inserito il prodotto da testare all’interno è possibile individuare il punto preciso della fuoriuscita d’aria: un piatto pressore tiene immerse nell’acqua le confezioni e in caso di perdita, si individua subito il punto debole della saldatura poiché, per differenziale di pressione, fuoriescono subito bolle d’aria.
Questo specifico prodotto, ATP 04, ha anche una caratteristica in più rispetto agli altri della gamma: grazie alle sue generose dimensioni (56 lt di volume) permette infatti di testare e collaudare la tenuta di confezioni anche molto grandi.
I valori di collaudo sono regolabili e ripetibili in automatico così da non doverli reimpostare ogni volta. A richiesta, Vuototecnica realizza inoltre versioni speciali di questo prodotto, per soddisfare le esigenze di ogni cliente.
Manipolare tubolari in acciaio inox in totale sicurezza
La manipolazione di tubolari in acciaio inox di centinaia di chili, come quelli che vedete nel video, può essere molto complessa, sia perché esiste la necessità di adattarsi a diversi diametri e pesi, sia perché c’è bisogno di una costanza nella portata del vuoto, anche in caso di blackout improvvisi della linea elettrica.
Vuototecnica ha risolto i problemi dei suoi clienti grazie all’utilizzo di un depressore di sicurezza con due pompe in grado di mantenere costante la portata e il grado di vuoto in ogni momento.
Inoltre le elettrovalvole a tre vie bistabili, installate per ogni gruppo di ventose a soffietto, permettono la continua comunicazione tra il serbatoio del depressore e le ventose, sostenendo il carico anche nel caso in cui manchi improvvisamente la corrente.
Le ventose a soffietto, infine, presentano un mantice rinforzato e un labirinto d’appoggio interno che, una volta che la ventosa viene schiacciata sotto l’azione del vuoto, riescono a garantire una stabilità senza pari nella presa del tubolare.
Cantieri con il ‘vuoto’ in poppa
Vuototecnica ha studiato espressamente per il settore nautico il nuovo sistema DR 100 M 01/02, che consente lo stampaggio per infusione sottovuoto delle resine.
I cantieri nautici operano solitamente con semplici pompe per vuoto che aspirano sullo stampo senza l’interposizione di un volume e tanto meno di un riduttore di vuoto che possa regolare e mantenere costante la depressione all’interno del circuito d’aspirazione. Il risultato è una moltitudine di pompe che operano ininterrottamente, con rischio di surriscaldamento e la necessità di una manutenzione costante.
Per risolvere questi problemi, Vuototecnica ha messo a punto questo nuovo sistema mobile che garantisce la miglior finitura in operazioni quali l’infusione o il “vacuum bagging”, assicurando la massima flessibilità operativa richiesta nei cantieri.
La resina, contenuta in un apposito contenitore, viene aspirata mediante il vuoto, del sistema mobile Vuototecnica, all’interno di uno stampo, fino al totale riempimento dello stesso.
La resina in eccesso che giunge all’interno dell’autoclave in lamiera d’acciaio viene visualizzata grazie al coperchio in metacrilato trasparente, asportabile manualmente per la pulizia interna dell’autoclave al concludersi del processo.
Le pompe per vuoto a bagno d’olio (MV20A/MV40A) installate permettono di raggiungere all’interno dell’autoclave un grado di vuoto massimo del 99,5%, consentendo l’utilizzo dell’apparecchio anche come degasificatore.
Il riduttore di vuoto installato a bordo, di serie, consente di regolare il grado di vuoto entro i valori: minimo del 20% e massimo del 99,5%.
La regolazione fine del grado di vuoto è di fondamentale importanza per le applicazioni di vacuum bagging dove la pressatura delle fibre pre-impregnate di carbonio all’interno di uno stampo, racchiuso in un sacco, avviene in virtù della depressione generata all’interno del sacco stesso e dalla conseguente pressione atmosferica che agisce uniformemente su di esso.
Per assicurare una semplice manovrabilità all’interno del cantiere, il nuovo sistema per infusione sottovuoto di resine viene fornito con quadro di potenza e carrellato con manubrio, su una solida struttura in profilati d’acciaio.
Vuototecnica ha inoltre sviluppato e realizzato una linea di accessori specifici per il settore delle resine e delle fibre composite quali: valvole per sacchi di pressatura sottovuoto “vacuum bagging”; valvole d’aspirazione per stampi d’infusione resine; regolatori di vuoto; valvole ed elettrovalvole di distribuzione vuoto; filtri d’aspirazione specifici; tubazioni e collettori di distribuzione.
Lastre di marmo o granito da movimentare? Nessun problema con Vuototecnica
Vuototecnica è da diversi anni fornitore nel settore delle aziende estrattive e di lavorazione di marmo e granito. Inutile ricordare quanto sia delicato lavorare con prodotti di tale valore, soprattutto perché movimentarli vuol dire spesso spostare blocchi di peso rilevante. Vuototecnica, però, ha la soluzione per tutto.
Nel primo video, vedete in azione un robot ABB nello spostamento di lastre lavorate di marmo. Notate come la presa sia stabile e non ci siano perdite di carico, grazie all’utilizzo di ventose rotonde piane maxigrip.
Queste ventose sono in grado di adattarsi a superfici piane, concave e convesse, senza alcun rischio di deformare o rompere gli oggetti presi.
Ma la cosa più sorprendente è che il piano d’appoggio interno alle ventose assicura un elevato coefficiente d’attrito con la superficie di presa e un grip senza confronti, grazie al drenaggio facilitato dell’olio e dell’acqua.
Garanzia, tra l’altro, di un posizionamento molto preciso del carico da movimentare.
In questo secondo video, avete la prova provata della capacità di Vuototecnica di ideare soluzioni.
Vedete infatti in azione un altro robot ABB che manipola lastre di granito e marmo grazie a sistemi di presa a depressione Octopus in gomma spugna.
I movimenti sono fluidi e, anche quando ci sono scossoni, le ventose tengono.
Inoltre notate come spesso si lavori a contatto con liquidi e polveri che potrebbero rendere potenzialmente scivolose le lastre o intasare i sistemi del vuoto, eppure non ci sono incidenti.
Tutto avviene con la massima sicurezza e cura per i materiali. Solo grazie a Vuototecnica.
Manipolazione e inserimento robotizzato di una confezione di robiola nell’apposita scatolina in plastica
Vi presentiamo una nuova applicazione Octopus di Vuototecnica realizzata grazie alle testine personalizzate con stampante 3D.
Nel video potete vedere in azione un robot d’esposizione nella manipolazione e nell’inserimento di una confezione di robiola nell’apposita scatolina.
Non sarebbe un’operazione possibile per i competitor di Vuototecnica, perché l’incarto della robiola è realizzato in modo tale da rendere più semplici le operazioni di apertura da parte del consumatore e per preservare le caratteristiche di gusto del prodotto, ma non facilita certo le fasi di confezionamento robotizzato in azienda.
I lembi superiori ripiegati dell’incarto, infatti, se manipolati solo con le ventose o con altri tipi di mani di presa, tenderebbero ad aprirsi con il forte rischio di perdere il contenuto durante la fase di traslazione e deposito nel contenitore di plastica.
Come vedete, grazie alla testina Vuototecnica in 3D, conformata e studiata al fine di eliminare quest’eventualità, il robot riesce a incartare la robiola senza problemi: la traslazione è rapida e il deposito preciso e non ci sono perdite indesiderate di prodotto.
Controllo sotto vuoto delle confezioni a tenuta ermetica: Vuototecnica vi offre due soluzioni
Per il test di tenuta di bottiglie, barattoli di conserve e sottoli, flaconi, confezioni di plastica o latta e, in generale, per tutti quegli imballi che presentano una tenuta ermetica, come i flow-pack, le confezioni in cellophane o PVC, Vuototecnica propone gli apparecchi di collaudo sottovuoto ATP e ATS.
Sono impianti molto semplici da utilizzare che permettono di individuare anche minime fuoriuscite di aria dalle confezioni.
Con ATP, il vuoto viene generato nel contenitore trasparente riempito d’acqua da un eiettore pneumatico multistadio.
Basta inserire all’interno il prodotto per individuare il punto preciso della fuoriuscita d’aria. Un perno tiene immersa nell’acqua la confezione. In caso di perdita, delle bollicine individuano subito il punto debole.
Anche il funzionamento dell’apparecchio elettrico ATS è intuitivo.
Come vedete dal video, potete porre il sacchetto da testare dentro al contenitore in plexiglas. Creando il vuoto, il differenziale di pressione tra l’interno della confezione e il volume della campana in vuoto, fa rigonfiare il flow-pack, producendo così una spinta sulle saldature. Un mini vacuostato integrato permette di impostare il valore di vuoto del test di collaudo (secondo norma di legge o capitolato). ATS è disponibile in due modelli: ATS 20 con una campana dalla capienza di 21,5 litri e una pompa modello VTS 10 M e ATS 05 con campana di 5,5 litri e pompa modello VTS 4M.
I valori di collaudo di ATP e ATS sono regolabili e ripetibili automaticamente per evitare di doverli sempre reimpostare. A richiesta, Vuototecnica realizza versioni speciali di entrambi gli apparecchi, per soddisfare le vostre esigenze.
Test di tenuta sottovuoto
Quando si tratta di confezioni flow-pack, in cellophane o PVC, dei prodotti alimentari, per evitare brutte sorprese e testare la tenuta delle saldature, meglio affidarsi all'ATP02 della gamma Vuototecnica, azienda leader nelle tecnologie per il vuoto.
A questo apparecchio di collaudo, di semplice impiego e totalmente pneumatico, non sfugge proprio nulla, soprattutto l’aria che fuoriesce dalle confezioni con una chiusura e una saldatura difettosa.
La generazione del vuoto, tramite eiettore pneumatico multistadio, all’interno del recipiente trasparente, consente di individuare il punto preciso anche della più piccola fuoriuscita d’aria, dalla confezione immersa in acqua.
La saldatura difettosa è, pertanto, evidenziata dalle bollicine che fuoriescono dal punto di perdita della saldatura.
I valori di collaudo sono regolabili e ripetibili automaticamente. A richiesta, Vuototecnica realizza versioni speciali per soddisfare le esigenze dei propri clienti.