Soluzioni con valvole ed elettrovalvole per vuoto Vuototecnica
Elettrovalvole e valvole coassiali per aria compressa… ma al servizio del Vuoto!
Ancora una volta Vuototecnica si spinge oltre i limiti e ancora una volta presenta soluzioni di riduzione degli ingombri a parità di efficienza e con maggiore portata: questa volta nel campo delle valvole ed elettrovalvole per aria compressa.
La serie di elettrovalvole per vuoto VPE in particolare è stata progettata per l’alimentazione pneumatica della ampia gamma di generatori di vuoto singolo stadio e multistadio Vuototecnica.
Elettrovalvole per aria compressa coassiali e compatte ma al tempo stesso garanti di alte portate volumetriche: fino a 600 l/min a 6 bar di pressione.
Vuototecnica le ha sviluppate ad hoc per poter asservire pneumaticamente i propri generatori di vuoto assicurando così la miglior performance degli stessi.
La valvola pneumatica a manicotto coassiale codice 07 02 90 è stata progettata per intercettare l’aria compressa di scarico dei generatori di vuoto singolo stadio, tramite una membrana in manicotto siliconica.
Possono gestire pressioni operative comprese tra 1,5 e 7 bar ed essere comandate tramite vacuostati od interruttori pneumatici.
Il manicotto siliconico, schiacciato pneumaticamente, occlude lo scarico dei venturi direzionando il flusso dell’aria compressa di scarico verso la bocca d’aspirazione del venturi e producendo in sostanza un contro-soffio, che a sua volta può essere utile per diversi compiti: rilasciare in velocità la presa delle ventose; pulire il circuito del vuoto, soprattutto in ambienti polverosi in cui le ventose potrebbero recuperare truccioli, residui, polveri.
Si rivela perciò molto utile nelle aziende di lavorazione e manipolazione di prodotti di legno, materiali da costruzione, cartone, beauty e alimentare, e in tutti i casi in cui si vogliano rilasciare i particolari manipolati dalle ventose in maniera rapida.
Questa valvola pneumatica a manicotto permette la gestione di eiettori singolo stadio con portata massima di 15-20 mc/h ed è perfetta per gli eiettori multifunzione MSVE.
Gli MSVE, infatti, anche se sono già dotati di una valvola che gestisce il contro-soffio, possono giovare di una maggior concentrazione del flusso di contro-soffio solo verso le ventose, montando sullo scarico questa valvola a manicotto.
Senza questa valvola (07 02 90), una parte del contro-soffio si disperderebbe infatti anche attraverso lo scarico silenziato del MSVE.
Va da sé che può essere un vantaggio in più quando sia necessario avere una pressione di controsoffio molto forte, come capita, ad esempio, per la pulizia di ventose dotate di sezioni calibrate d’aspirazione o di valvole autoescludenti o in altri settori applicativi specifici.
Grandi elettrovalvole per grandi prodotti: confezionamento sottovuoto in campana di mortadelle
Nel video potete assistere al confezionamento sottovuoto in campana di grosse mortadelle di una nota marca di salumi italiana.
Tutto proporzionato al volume del prodotto, le due campane sottovuoto, che lavorano in maniera alternata, avevano bisogno di altrettanto grandi sezioni di elettrovalvole per poter gestire le portate d’aspirazione dell’impianto centralizzato di vuoto del cliente finale.
Per grandi prodotti servono grandi elettrovalvole, abbiamo quindi fornito tre elettrovalvole modello 07 09 11 in grado di assicurare un flusso di portata di 750mc/h cadauna.
Ben inteso che l’aggettivo “grande” si riferisce alla dimensioni, alla portata, ma anche alla qualità.
Sappiamo che le elettrovalvole sono utili in tutte quelle situazioni in cui sia necessario un rapido switch tra l’aspirazione della pompa per vuoto e l’immissione dell’aria nel circuito, per un veloce ripristino della pressione atmosferica. La portata d’aspirazione però può essere garantita soltanto dalla sezione d’apertura effettiva delle elettrovalvole per vuoto.
Grazie a un’accurata progettazione della meccanica interna, le elettrovalvole Vuototecnica assicurano tempi di intervento bassi, perdite di carico trascurabili, compattezza costruttiva rapportata alle grandi connessioni di cui sono dotate e minimo assorbimento elettrico per il loro funzionamento.
Possono essere equipaggiate anche con bobina elettrica di pilotaggio a basso assorbimento (2 watt): valore standard per il mercato delle valvole per aria compressa ma non per le elettrovalvole adibite alla gestione del vuoto dove predominano solenoidi di pilotaggio da 14 watt di potenza. Le valvole Vuototecnica offrono un risparmio d’energia e una più semplice gestione a PLC; sono tutte ricavate dal pieno d’alluminio, in modo da eliminare anche la minima probabilità di perdite, notoriamente riscontrabili invece su corpi valvola ricavati per pressofusione metallica o da stampaggio plastico a causa di possibili micro cricche o soffiature durante la produzione.
Le elettrovalvole Vuototecnica hanno un valore costruttivo molto elevato, apprezzato in particolare da chi ha a che fare con il confezionamento in campana. La tenuta sulle sedi di battuta è garantita da due otturatori conici in vulkollan® sagomati, ad alta resistenza meccanica.
Lo stelo spola in acciaio inox a sezione esagonale resiste alle più alte sollecitazioni da sovrappressione di pilotaggio e agli agenti chimici contenuti nel media trasportato. La molla di contrasto e il ritorno sono in acciaio inox pallinato. La membrana di pilotaggio in poliuretano telato serve a garantire un tempo vita elevatissimo rapportato alle corse effettive dello stelo/spola. E tutti i componenti interni sono ispezionabili e di facile manutenzione.
Le elettrovalvole possono essere impiegate normalmente chiuse o aperte, solo modificando la posizione di connessione dei tubi di aspirazione e senza agire in alcun modo sui componenti della meccanica interna.
Tutte le elettrovalvole Vuototecnica nascono specificatamente per il settore del vuoto e offrono l’opportunità di sfruttare al meglio il flusso di portata delle fonti per il vuoto.
Il retrofuturo di Vuototecnica: elettrovalvole per vuoto a 2 vie, a comando diretto
Queste elettrovalvole sono diventate nel tempo un’icona della capacità di Vuototecnica di guardare all’esperienza dei primi anni e contemporaneamente all’innovazione e alla sostenibilità.
Non hanno subito sostanziali variazioni dagli anni Settanta ma il loro principio di funzionamento riesce a essere ancora oggi rivoluzionario rispetto a ciò che viene proposto normalmente dai competitor.
Sono costituite da un corpo in ottone stampato a caldo, nel quale sono ricavate le connessioni, da una meccanica interna con doppio otturatore e da un attuatore azionato da una bobina elettrica.
Il doppio otturatore, azionato dal vuoto stesso, apre una sezione piena di passaggio d’aspirazione da 14 o 25 mm (rispettivamente codici prodotto DDN14 e 25) con soli 14 watt di potenza di bobina elettrica. Una caratteristica che strizza l’occhio alla sostenibilità e al risparmio. Proprio per questa loro peculiarità si contraddistinguono tra tutte le elettrovalvole ad azionamento diretto sul mercato, che in genere hanno installate, per aprire i medesimi passaggi, potenze fino a 3-4 volte superiori.
Il loro aspetto volutamente vintage nasconde dunque un principio di funzionamento brevettato 40 anni fa ma quanto mai innovativo e green anche oggi. Le elettrovalvole per vuoto a 2 vie, a comando diretto Vuototecnica sono perfette come elettrovalvole rompi vuoto a bordo di macchine confezionatrici sottovuoto, degasificatori e autoclavi.
Le valvole autoescludenti Vuototecnica nella presa di lastre di vetro di diverse forme e dimensioni
Le valvole autoescludenti Vuototecnica sono ormai da anni impiegate con successo su manipolatori per il prelievo di lamiere, lastre di marmo, pannelli di legno e, in generale, in tutti i casi ove ci sia la necessità di una flessibilità operativa della pinza di presa, con prodotti che si presentano nell’area di prelievo con forme e dimensioni sempre variabili (notate quante lastre diverse sono in grado di movimentare, nel video!).
La più grande qualità di questa applicazione è che è possibile concentrare e aprire l’aspirazione sulle sole ventose che vengono in contatto – e a tenuta totale – sul vetro. Come potete vedere, infatti, alcuni vetri presentano forme strane e sono leggermente curvati.
Quindi le ventose che rimangono fuori dalla superficie di presa o non aderiscono in un determinato punto sono escluse e il grado di vuoto e l’aspirazione meglio concentrati sulle altre. Senza più preoccupazione riguardo al posizionamento delle ventose.
L’eiettore multistadio PVP 50 MDX Vuototecnica utilizzato in questa applicazione specifica provvede all’alimentazione dei grappoli di ventose a soffietto che vedete.
Un circuito flessibile e compatto come nessuno, tutto a bordo della mano di presa: più semplice di così!
Elettropiloti per vuoto a due e tre vie Vuototecnica: massima portata d’aspirazione, ciclica elevata e la miglior tenuta in ingombri contenuti
Sfruttare al meglio le capacità di portata delle fonti per il vuoto è d’obbligo ma il più delle volte ciò non avviene. Spesso infatti alla gestione dell’apertura e della chiusura del vuoto troviamo elettropiloti per aria compressa trasformati, con il risultato che i passaggi d’aspirazione risultano in questo modo del tutto sottodimensionati e inadatti al compito.
Le elettrovalvole per vuoto a due e tre vie di Vuototecnica, invece, hanno una sezione interna che permette passaggi maggiorati e calcolati appositamente per la gestione del vuoto.
Queste elettrovalvole nascono per la gestione del vuoto in configurazione 2/2 e 3/2 con sezioni d’aspirazione da 1/4″-3/8″ e 1/2″ gas e sono fornibili nella configurazione normalmente chiusa.
Per permetterne l’apertura bisogna energizzarle.I corpi di distribuzione del vuoto sono ricavati dal pieno d’alluminio per garantire una tenuta senza pari anche in presenza di pressione residua con valori inferiori agli 0,5mbar.
Il vantaggio più grande è che permettono un numero di cicli al minuto molto elevato perché la bobina elettrica interviene direttamente sul nucleo del mobile interno dell’elettropilota.
L’otturatore degli elettropilota può essere in gomma nitrilica NBR o in Vulkollan® ed è parte integrante del nucleo mobile dell’attuatore.
Gli elettropiloti a due vie hanno entrambi gli orifizi della stessa grandezza, mentre quelli a tre vie hanno tutti l’orifizio di scarico con un diametro di 3 mm, poiché è ottenuto attraverso il cannotto.
Hanno tutti dimensioni molto compatte, un plus in tutte le applicazioni in cui sia necessario limitare l’ingombro delle teste di presa a ventose oppure nel caso di circuiti del vuoto montati in spazi ridotti.
Tenuta di vuoto perfetta e velocità di svuotamento, nei processi di “vacuum bagging” per materiali compositi
I sacchi di pressatura sottovuoto per i prodotti in fibre composite, richiedono valvole d’aspirazione sicure e di facile applicazione.
Vuototecnica ha progettato le sue senza tralasciare alcun dettaglio. Le valvole serie VSS sono costituite da un distributore d’acciaio, che va inserito all’interno del sacco, dotato di una sede a camme in grado di ricevere l’innesto rapido di collegamento al vuoto.
L’innesto è in alluminio anodizzato e zigrinato, molto pratico da collegare al distributore, semplicemente ruotandolo sul proprio asse di 90 gradi dopo averlo inserito.
Tra l’innesto, il distributore e il sacco di pressatura si inserisce inoltre una guarnizione in silicone che garantisce la perfetta tenuta del vuoto anche in contesti di autoclave in temperatura. Sui filetti femmina da 3/8” o ½”gas delle valvole VSS è possibile montare valvole manuali a due vie, raccordi a innesto rapido o raccordi per tubi flessibili. Ciò garantisce la massima flessibilità di utilizzo ma a anche il massimo flusso di portata d’aspirazione.
È proprio la maggiorata sezione d’aspirazione delle valvole VSS Vuototecnica che le differenzia, nelle performance di svuotamento, da valvole similari rintracciabili nel settore del vacuum bagging per fibre composite.
Sono due le versioni disponibili di queste valvole (VSS 3/8" e VSS ½") ma Vuototecnica può personalizzare il prodotto alle esigenze di ogni produttore.
Elettrovalvole servopilotate a tre vie per vuoto: portata d’aspirazione garantita, ad alta velocità d’intervento
Negli ultimi anni si è assistito a una crescente richiesta di elettrovalvole da parte dei costruttori di automatismi nel settore del packaging. Domanda che non sempre viene soddisfatta nel giusto modo.
Grazie alla forza di oltre trentacinque anni di esperienza nel campo del vuoto e a una crescente attenzione alla ricerca e alle esigenze pratiche dei clienti,Vuototecnica ha pensato a una soluzione che potesse essere efficace e al tempo stesso veloce e ha progettato una serie di elettrovalvole servopilotate per vuoto a tre vie, ad alta velocità d’intervento, per portate fino a 600 mc/h (codice 07 09 13).
L’utilizzo di queste elettrovalvole è fondamentale per l’intercettazione del vuoto su alimentatori e pallettizzatori a ventose, termoformatrici a depressione, confezionatrici sottovuoto, slotter per cartoni, aprisacchi e in tutte quelle situazioni in cui sia necessario un rapido switch tra l’aspirazione della pompa per vuoto e l’immissione dell’aria nel circuito, per un veloce ripristino della pressione atmosferica, a seconda delle esigenze applicative.
Chi opera nel confezionamento sottovuoto in campana comprende bene l’importanza della portata d’aspirazione, che può essere garantita soltanto dalla sezione d’apertura effettiva delle elettrovalvole per vuoto.
Grazie ad un’attenta progettazione della meccanica interna, l’elettrovalvole servopilotate a tre vie di Vuototecnica assicurano tempi di intervento eccezionalmente bassi, perdite di carico pressoché trascurabili, compattezza costruttiva rapportata alle grandi connessioni di cui sono dotate e minimo assorbimento elettrico per il loro funzionamento.
Possono essere infatti equipaggiate con bobina elettrica di pilotaggio a basso assorbimento (2 watt) ,ovviamente comune e standard
per il mercato delle valvole per aria compressa ma non per le elettrovalvole adibite alla gestione del vuoto dove ancora oggi predominano solenoidi di pilotaggio da 14 watt di potenza.
Per questo l’elettrovalvole Vuototecnica, offrono un risparmio d’energia e una più semplice gestione a PLC.
Le elettrovalvole sono tutte ricavate dal pieno d’alluminio, in modo da eliminare anche la minima probabilità di perdita, notoriamente riscontrabili su corpi valvola ricavati per pressofusione metallica o da stampaggio plastico a causa di micro incrinature o soffiature durante la produzione.
Vuototecnica si distingue anche per l’attenzione costruttiva volta a far durare nel tempo il componente e la sua funzionalità:
• La tenuta sulle sedi di battuta è garantita da due otturatori conici in vulkollan® sagomati, ad alta resistenza meccanica
• Stelo spola in acciaio inox a sezione esagonale atto a resistere alle più alte sollecitazioni da sovrappressione di pilotaggio e ad agenti chimici contenuti nel media trasportato
• Molla di contrasto e ritorno in acciaio inox pallinato
• Membrana di pilotaggio in poliuretano telato atta a garantire un tempo vita elevatissimo rapportato alle corse effettive dello stelo/spola
• Tutti i componenti interni sono ispezionabili e di facile manutenzione
Le elettrovalvole possono essere impiegate normalmente chiuse o aperte, semplicemente modificando la posizione di connessione dei tubi di aspirazione e senza agire in alcun modo sui componenti della meccanica interna: quali membrane o molle.
Inoltre a testimonianza dello sforzo progettuale volto a massimizzare l’efficienza operativa, tutte le elettrovalvole a tre vie servo pilotate Vuototecnica possono gestire un contro soffio in pressione sulla terza via di scarico; sia nella configurazione normalmente chiusa che in quella normalmente aperta.
Un’operazione molto apprezzata dagli utilizzatori finali allorquando vi sia la necessità di velocizzare i cicli macchina di presa e rilascio con ventose o per agevolare la pulizia delle tubazioni d’aspirazione in ambienti particolarmente polverosi.
Tempo e energia risparmiati con le nuove elettrovalvole servopilotate Vuototecnica!
Alimentatori, pallettizzatori a ventose per la produzione e la logistica; termoformatrici a depressione e confezionatrici sottovuoto nel settore del packaging; robot di ogni genere, mettifogli o aprisacchi. Sono tantissimi i campi d’applicazione della tecnologia del vuoto nell’industria.
In tutti i casi in cui operiamo con il vuoto, lo switch è fondamentale. Che si tratti di ventose o meno, per uno scambio agevole tra l’aspirazione della pompa per vuoto e l’immissione dell’aria nel circuito c’è bisogno, infatti, di elettrovalvole che consentano di creare il vuoto e ripristinare la pressione atmosferica a piacimento, in base all’esigenze applicative. Ma garantire il grado di vuoto in modo rapido e corretto non è un’operazione semplice perché i tempi d’intervento non sono sempre quelli che vorremmo.
Nessuno come chi opera nel confezionamento sottovuoto in campana comprende l’importanza del concetto di portata d’aspirazione, che può essere garantita solo dalla sezione d’apertura effettiva delle elettrovalvole per vuoto.
Le elettrovalvole Vuototecnica 07 08 13 e 07 09 13 assicurano sezioni effettive di portata d’aspirazione da 50 e 80mm. Oltre a essere rapidissime ed efficaci, funzionano con una bobina elettrica a basso assorbimento che permette un notevole risparmio d’energia e una semplice gestione a PLC.
Valvole autoescludenti, l’efficienza della presa Vuototecnica sin dagli anni ’80
Vuototecnica lavora da sempre per garantire ai propri clienti efficienza e risparmio energetico. E in questa stessa ottica ha progettato e prodotto, sin dagli anni ’80, le valvole autoescludenti da applicare a diversi tipi di ventose.
Queste speciali valvole unidirezionali, in mancanza dell’oggetto da manipolare sono in grado di chiudere automaticamente ed ermeticamente la sezione d’aspirazione della ventosa, permettendo in questo modo che il flusso di portata della fonte del vuoto si concentri sulle sole ventose in presa, senza abbassamenti indesiderati del grado di vuoto.
Sono da anni impiegate con successo su manipolatori a ventose per il prelievo di lamiere, lastre di vetro o marmo, pannelli di legno e in tutti i casi ove vi sia la necessità di avere la massima flessibilità operativa della pinza di presa, con prodotti che si presentano nell’area di prelievo con forme e dimensioni sempre variabili.
Le valvole serie 14..05/10/15 sono inoltre caratterizzate dal fatto di poter essere tarate in sensibilità operativa tramite una vite di regolazione che agisce sulla forza di contrasto delle molle in esse contenute. Questa opzione garantisce all’utilizzatore l’opportunità di regolare le valvole autoescludenti in funzione del volume della coppa di ventosa ad esse associato.
Durante la fase di manipolazione in linea può però capitare, per diversi motivi, che una ventosa non faccia ben presa sul particolare da prelevare ma si richieda simultaneamente la sicurezza di un non abbassamento del grado di vuoto in rete e l’opportunità di ritentare la presa della ventosa in perdita, semplicemente riavvicinando la stessa alla superficie da prelevare.
Vuototecnica ha pensato anche a questa evenienza e propone valvole autoescludenti , della serie 14..11, con le stesse funzioni di quelle appena descritte ma con perdita controllata. L’otturatore di tenuta di queste valvole consente un minimo di aspirazione anche quando è chiuso, permettendo così la presa della ventosa al semplice riappoggiarsi della stessa sulla superficie dell’oggetto da prelevare. L’abbassamento del grado di vuoto, in mancanza dell’oggetto da prendere, sarà comunque controllato e recuperato dal flusso di portata della fonte di vuoto. Tutte le valvole autoescludenti Vuototecnica possono lavorare in qualsiasi posizione e sono totalmente realizzate in alluminio anodizzato.
Nuove elettrovalvole per il vuoto, per interventi ancora più rapidi
Dall’ingegno e dall’esperienza di Vuototecnica nasce una nuova serie di elettrovalvole per il vuoto, assolutamente innovative, per garantire tempi di intervento eccezionalmente bassi.
Sono le elettrovalvole per vuoto a tre vie, servopilotate per portate anche superiori ai 200 mc/h: normalmente impiegate per l’intercettazione del vuoto su alimentatori e pallettizzatori a ventose, termoformatrici a depressione, confezionatrici sottovuoto, robot, mettifogli, aprisacchi e in tutti quei casi in cui sia necessario un rapido scambio tra l’aspirazione della pompa per vuoto e l’immissione dell’aria nel circuito, per un veloce ripristino della pressione atmosferica.
• Connessioni: Ø 2″gas
• Portata: Nmc/h 300
• Pressione d’esercizio: da 0,5 a 1000 mbar assoluti
• Pressione al servocomando: da 4 a 8 bar
• Temperatura del fluido aspirato: da – 5 a + 60°C